Monitoraggio della pressione sanguigna

Battito Cardiaco: Qual è la Frequenza Cardiaca a Riposo Ideale in Base all'Età?

Il battito cardiaco è uno dei parametri vitali fondamentali per valutare la salute del cuore e dell’apparato cardiovascolare in genere. Conoscere la frequenza cardiaca ideale, può aiutarvi a mantenere uno stile di vita sano e individuare rapidamente problemi di salute. In questo articolo, approfondiremo cosa é il battito cardiaco a riposo, come monitorarlo e quali fattori possono influenzarlo.

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Il battito cardiaco è uno dei parametri vitali fondamentali per valutare la salute del cuore e dell’apparato cardiovascolare in genere. Conoscere la frequenza cardiaca ideale, può aiutarvi a mantenere uno stile di vita sano e individuare rapidamente problemi di salute. In questo articolo, approfondiremo cosa é il battito cardiaco a riposo, come monitorarlo e quali fattori possono influenzarlo.

Cos'è il Battito Cardiaco a Riposo?

La frequenza cardiaca o il battito cardiaco a riposo è il numero di pulsazioni, contrazioni o battiti al minuto (BPM) del cuore in stato di completo riposo, in assenza di stress psico-fisici.

Il valore del battito cardiaco può variare in modo naturale per ogni singola persona ed essere influenzato da diversi fattori come età, livello di allenamento, condizioni mediche e stile di vita.

In genere, un battito cardiaco normale a riposo per un adulto è incluso nell’intervallo tra 60 e 100 BPM. Per la maggior parte delle persone in salute il valore dovrebbe essere inferiore ai 90 battiti in situazione di riposo.

Conoscere la Frequenza Cardiaca a Riposo

Battiti cardiaci alti o bassi, possono essere indicativi di un peggioramento dello stato di salute nonché essere un indicatore di problemi sottostanti.

Ad esempio, un battito cardiaco a riposo superiore a 100 BPM (tachicardia) può segnalare problemi di salute come stress, ansia, infezioni o problemi cardiaci.

Invece, un battito cardiaco basso con frequenza inferiore a 60 BPM (bradicardia) potrebbe essere una condizione abbastanza normale per gli atleti, ma potrebbe anche far emergere problemi medici come ipotiroidismo o disturbi elettrici del cuore, in associazione a sintomi come stanchezza o vertigini.

Frequenza Cardiaca a Riposo Normale per Diverse Età

Battiti Cardiaci Normali

La frequenza cardiaca può variare in modo rilevante in base ad un fattore chiave: l’età delle persone. Ecco gli intervalli di battito cardiaco normale riassunti per fasce di età:

Bambini e Adolescenti

  • Neonati (0-1 anno): 100-160 BPM

  • Bambini piccoli (1-3 anni): 90-150 BPM

  • Bambini in età prescolare (3-5 anni): 80-140 BPM

  • Bambini in età scolare (6-12 anni): 70-120 BPM

  • Adolescenti (13-18 anni): 60-100 BPM

  • Nei bambini, il cuore batte più rapidamente rispetto agli adulti, perché i loro corpi stanno crescendo rapidamente e necessitano di un maggiore apporto di ossigeno e nutrienti, che viene fornito da un battito cardiaco più rapido.

Adulti

Per gli adulti, la frequenza cardiaca a riposo ideale dipende molto dal livello di attività fisica e dallo stato di salute generale.

  • Adulti in buona salute: 60-100 BPM

  • Atleti: 40-60 BPM

Gli atleti e sportivi rappresentano un'eccezione in quanto hanno la tendenza ad avere una frequenza cardiaca a riposo più bassa, intorno ai 40 BPM con sessioni di allenamento regolare.

Infatti, una frequenza cardiaca bassa a riposo è segno di buon lavoro cardiovascolare e di un cuore che riesce a lavorare in modo più efficiente, pompando una maggiore quantità di sangue ad ogni contrazione.

Anziani

Con l'avanzare dell'età, la frequenza cardiaca a riposo può leggermente incrementare, ma valori superiori a 100 BPM a riposo richiedono una dettagliata valutazione medica.

  • Over 60: 60-100 BPM

Negli anziani, un aumento della frequenza cardiaca a riposo può essere dovuto a una diminuzione dell'elasticità arteriosa e a una riduzione dell'efficienza del cuore.

Fattori che Condizionano i Battiti Cardiaci

Molti sono i fattori che possono coinvolgere il battito cardiaco a riposo. I principali a cui fare attenzione:

Esercizio Fisico: Battiti cardiaci bassi

L’esercizio fisico ha un grande impatto sui battiti cardiaci. Le persone che praticano allenamento aerobico per lungo tempo riescono a mantenere una frequenza cardiaca a riposo più bassa rispetto a quelle che conducono una vita di tipo sedentaria. L'esercizio fisico migliora notevolmente l’efficienza cardiaca e la capacità di pompare una maggiore quantità di sangue per battito.

Disidratazione

La disidratazione riduce notevolmente la quantità di plasma presente nel sangue. E con una minore quantità di sangue, il cuore deve lavorare di più per pompare sangue, mantenere una temperatura corporea adeguata e trasportare ossigeno verso tessuti, muscoli e zone periferiche.

Emozioni

Stress, ansia ed emozioni forti influenzano il sistema nervoso autonomo con un conseguente impatto sull’aumento o sulla diminuzione della frequenza cardiaca. Controllare il proprio stato emotivo è vitale per contribuire a mantenere un battito cardiaco normale.

Malattie

Tra le condizioni mediche associate ai battiti cardiaci alti e ai battiti cardiaci bassi ci sono:

  • Disturbi tiroidei: L'ipertiroidismo può causare un aumento della frequenza cardiaca e portare a battiti cardiaci alti, al contrario l'ipotiroidismo può causare una riduzione del battito cardiaco e portare a battiti cardiaci bassi.

  • Cardiopatie: Disturbi di natura cardiaca come insufficienza cardiaca, aritmie e malattie coronariche possono influenzare i battiti a riposo.

  • Anemia: Anche una riduzione del numero di globuli rossi o dell'emoglobina può incidere sulla frequenza cardiaca regolare, ovvero sui battiti cardiaci normali.

  • Diabete: Un diabete non gestito attentamente può avere ripercussioni negative su cuore e vasi sanguigni, causando alterazioni della frequenza cardiaca e battiti irregolari.

    Farmaci

Esistono alcuni medicinali che possono alterare il normale battito cardiaco. Per esempio, i beta-bloccanti riducono il battito cardiaco, mentre altri farmaci come i tradizionali decongestionanti, possono aumentarlo.

Quando Preoccuparsi?

È importante sapere quando preoccuparsi della frequenza cardiaca, soprattutto in assenza di battiti cardiaci normali. Vediamo i principali casi di battiti cardiaci alti e bassi:

Battiti Cardiaci Alti

Una frequenza con battiti cardiaci alti che durano nel tempo (oltre i 100 BPM) potrebbe essere un segnale di:

  • Tachicardia: La tachicardia si presenta con battiti cardiaci alti. Può essere causata da esercizio fisico, stress, ansia, malattie cardiache e medicinali.

  • Infezione: Le infezioni, specialmente in presenza di febbre, possono aumentare naturalmente la frequenza cardiaca visto che il corpo richiede più ossigeno ed energia per combattere gli agenti patogeni.

  • Problemi cardiaci: Condizioni come l'insufficienza cardiaca o le aritmie possono provocare una variazione importante dei battiti cardiaci normali.

Battiti Cardiaci Bassi

Un battito cardiaco molto basso (meno di 60 BPM a riposo) può essere un valore nella norma per gli atleti, ma potrebbe anche indicare problemi se accompagnato da sintomi come vertigini, fatica, stanchezza, debolezza e svenimenti.

Queste sono alcune delle potenziali cause dei battiti cardiaci bassi:

  • Bradicardia: La bradicardia è un disturbo che si presenta con battiti cardiaci bassi, di solito sotto i 60 battiti per minuto, e può essere causata da disturbi del sistema di conduzione elettrica del cuore, malattie cardiache e alcuni farmaci.

  • Problemi elettrici del cuore: Problemi con il sistema di conduzione elettrica del cuore come anomalie nel nodo senoatriale o atrioventricolare possono innescare una riduzione della frequenza cardiaca.

  • Ipotiroidismo: La riduzione dell’attività da parte della ghiandola tiroidea comporta una produzione insufficiente di ormoni tiroidei che regolano anche i battiti cardiaci normali.

  • Disturbi Elettrolitici: Gli squilibri nei livelli di elettroliti come il potassio e il calcio incidono sulla funzione cardiaca. Infatti, livelli fuori norma di questi sali minerali nel sangue possono interferire con i segnali elettrici del cuore, causando battiti cardiaci bassi.

Come Misurare la Frequenza Cardiaca

Monitorare regolarmente la frequenza cardiaca è uno dei modi più semplici ed efficaci per valutare il proprio stato di salute cardiovascolare. Ecco alcuni metodi per farlo:

Metodo Manuale

Potete rilevare il battito cardiaco a riposo manualmente seguendo questi semplici passaggi:

1.    Posizionate due dita sull’arteria radiale (polso) o carotide (collo)

2.    Contate il numero battiti per 15 secondi

3.    Moltiplicate il risultato per 4 per il calcolo della frequenza al minuto

In alternativa, potete misurare le pulsazioni a riposo in modo segmentato, cioè ogni 10, 20 o 30 secondi, annotando i valori in una tabella ed ottenendo il valore totale moltiplicando rispettivamente per 6, 3 e 2.

Nel caso di misurazione a livello della carotide, è importante ricordare che per i battiti cardiaci normali nelle donne la pressione applicata deve essere leggera.

Metodo Strumentale

Il metodo più accurato per rilevare il battito cardiaco, in quanto riduce al minimo le possibilità di errori, è quello strumentale. Di seguito sono riportati gli strumenti in grado di misurare la frequenza cardiaca a riposo:

  • Cardiofrequenzimetro

  • Saturimetro

  • Sfigmomanometro elettronico

Anche l’ECG è in grado di svolgere questa funzione ma è un esame dedicato a degli accertamenti diagnostici più mirati, generalmente svolti in strutture sanitarie e da personale specializzato.

Per ottenere un valore quanto più accurato della frequenza cardiaca a riposo, suggeriamo di:

  • Rilevare la frequenza per almeno 2-3 giorni consecutivi

  • Misurare il battito la mattina appena svegli e a digiuno

  • Non assumere sostanze stimolanti come caffeina e teina

  • Evitare la misurazione dopo un intenso sforzo fisico

Inoltre, è possibile monitorare la frequenza cardiaca a riposo anche attraverso dispositivi digitali come fitness tracker, smartwatch e app per smartphone che usano la fotocamera del telefono per rilevare il battito cardiaco.

Importanza del Monitoraggio Cardiaco Domestico

Dopo aver iniziato il percorso terapeutico, indipendentemente dal tipo di trattamento scelto, è importante monitorare con regolarità la funzionalità cardiaca ed esistono vari strumenti per effettuare un controllo base in tempi rapidi, come i misuratori di pressione, gli ECG portatili e i monitor della frequenza cardiaca.

Aziende come Omron offrono una vasta gamma di dispositivi di monitoraggio cardiaco domestico che forniscono dati precisi e utili per tracciare i risultati quotidiani, rilevare e memorizzare eventuali anomalie e condividere le informazioni con il proprio medico, permettendo una gestione efficiente dei battiti cardiaci normali donne.

Monitorare quotidianamente i battiti cardiaci è essenziale per individuare in modo tempestivo eventuali anomalie o variazione significative ed evitare potenziali complicazioni future.

Raccomandiamo di consultare un medico o uno specialista prima di iniziare qualsiasi programma di esercizi, soprattutto in presenza di condizioni mediche preesistenti, al fine di ottenere indicazioni personalizzate in base all’attuale stato di salute e secondo le specifiche esigenze individuali.

Riferimenti

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