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Problemi di respirazione

Saturazione Dell’Ossigeno Nel Sangue Alta, Bassa E Valori Normali

La saturazione dell’ossigeno nel sangue rappresenta un parametro fondamentale per valutare lo stato di salute complessivo, con particolare attenzione al funzionamento del sistema respiratorio e di quello cardiovascolare.

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La saturazione dell’ossigeno nel sangue rappresenta un parametro fondamentale per valutare lo stato di salute complessivo, con particolare attenzione al funzionamento del sistema respiratorio e di quello cardiovascolare.

Per saturazione di ossigeno nel sangue si intende la quantità di ossigeno che i polmoni riescono a trasferire nel flusso sanguigno e, successivamente, come questo ossigeno viene distribuito ai vari organi e tessuti.

In questo articolo parleremo del significato della saturazione di ossigeno nel sangue, dei valori normali di saturazione, delle cause dei livelli troppo bassi o troppo alti e vi daremo alcuni consigli pratici per mantenere i valori di ossigeno nel sangue ottimali.

La Saturazione di Ossigeno nel Sangue

La saturazione dell’ossigeno nel sangue, indicata spesso con la sigla SpO2, misura la quantità di ossigeno disponibile nel sangue. Esprime in termini percentuali la quantità di emoglobina, ovvero la proteina presente nei globuli rossi, che è satura di ossigeno rispetto alla quantità totale nel sangue.

L’Importanza della Saturazione di Ossigeno

Mantenere valori adeguati di saturazione dell’ossigeno è fondamentale per garantire che ogni singola cellula riceva l’ossigeno necessario per produrre energia tramite un processo chiamato respirazione cellulare e svolgere le proprie funzioni vitali. Se i livelli di ossigeno sono troppo bassi o scendono al di sotto della norma, possono verificarsi gravi complicazioni che influenzano negativamente lo stato di salute, in particolare il benessere di cuore e cervello.

Come si Misura la Saturazione di Ossigeno nel Sangue?

La misurazione della saturazione è importante sia per fini diagnostici che strategici, per valutare l’efficacia delle terapie farmacologiche o di altri trattamenti per risolvere malattie sottostanti. Esistono diversi metodi per misurare la saturazione dell'ossigeno nel sangue, ognuno con i suoi vantaggi e limiti. I metodi principali includono:

  1. Pulsossimetria Il pulsossimetro, conosciuto anche come misuratore di ossigeno nel sangue, ossimetro o saturimetro, è un dispositivo piccolo e non invasivo che si collega solitamente al dito, ma può essere posizionato anche sul lobo dell'orecchio. Attraverso l’uso di fasci di luce rossa e infrarossa, calcola la percentuale di ossigeno che circola nel sangue e il risultato appare dopo pochi secondi su uno schermo digitale in formato numerico.

  2. Emogasanalisi L’emogasanalisi arteriosa è un metodo più preciso e invasivo rispetto al misuratore di ossigeno nel sangue, eseguito in ambienti ospedalieri per misurare la saturazione dell’ossigeno e monitorare persone con gravi problemi cardiorespiratori. Il test si esegue con un prelievo di sangue, a livello del polso, che viene analizzato in un laboratorio per verificare la quantità di ossigeno e altri gas presenti.

Quali sono i Valori Normali della Saturazione?

Nella maggior parte delle persone sane, il livello di saturazione di ossigeno è considerato normale se oscilla tra il 95% e il 100%. Fondamentalmente, quasi tutta l’emoglobina nel sangue è legata all’ossigeno, aspetto importante per il corretto funzionamento di cellule, tessuti e organi.

Limiti della Saturazione

Una saturazione uguale al 95% è considerata nella norma e accettabile a livello clinico, in quanto al di sotto di questa soglia l'efficienza del trasporto di ossigeno può essere compromessa. Tuttavia, in alcuni soggetti con malattie polmonari croniche, una saturazione leggermente inferiore può essere comunque considerata accettabile, purché sotto controllo medico. Valori di ossigeno nel sangue inferiori al 90% indicano la presenza di ipossiemia, che può essere di tipo lieve, moderata o grave (pari o inferiore all’85%), situazione che richiede l’immediata assistenza da parte del personale medico o sanitario. Nel caso di persone anziane, i valori di ossigeno nel sangue potrebbero essere leggermente inferiori rispetto a quelli di un soggetto adulto più giovane. Infatti, i valori di saturazione di ossigeno nel sangue tra il 94% e il 98% per gli anziani sono considerati regolari e nella norma dalla comunità scientifica.

Quali Sono le Cause della Saturazione Bassa?

Se i valori di ossigeno nel sangue sono inferiori al 95%, si parla di ipossiemia, una condizione patologica che può variare da lieve a grave (pari o inferiore all’85%) e rappresenta una carenza di ossigeno all’interno del sangue. L’ipossiemia può essere causata da vari fattori, e i sintomi di poco ossigeno nel sangue possono essere lievi o gravi, in base alla quantità di ossigeno nel sangue. Ecco alcune delle principali malattie che possono provocare l'ipossiemia:

  • Broncopneumopatia cronica (BPCO)

  • Asma

  • Enfisema

  • Fibrosi polmonare

  • Polmonite

  • Embolia polmonare

  • Anemia

  • Insufficienza cardiaca

  • Apnea notturna

Inoltre, una carenza di ossigeno può anche verificarsi in casi di intossicazione da farmaci, metalli pesanti e monossido di carbonio. Altitudine ed anemia possono essere associate a situazioni di ipossia.

I Sintomi della Saturazione Bassa di Ossigeno

Quando i livelli di ossigeno nel sangue scendono sotto i valori normali, il corpo inizia a mostrare segni di sofferenza. Alcuni sintomi comuni della carenza di ossigeno includono:

  • Senso di fatica, stanchezza e debolezza

  • Affanno, mancanza di respiro o difficoltà a respirare

  • Cianosi (pelle e mucose dalla tonalità bluastra)

  • Confusione, disorientamento e difficoltà a concentrarsi

  • Palpitazioni e cardiopalmo

  • Respiro corto

In presenza di uno o più di questi sintomi, vi invitiamo a consultare subito un medico, soprattutto se insorgono o si aggravano rapidamente. La saturazione bassa di ossigeno nel sangue può essere il segno di una malattia sottostante anche severa come un’infezione respiratoria, un disturbo cardiaco oppure una condizione polmonare.

Saturazione Alta di Ossigeno

Nonostante la maggior parte delle preoccupazioni riguardi i livelli troppo bassi di saturazione, è anche possibile, sebbene raro, che i livelli di ossigeno nel sangue siano troppo alti, una condizione medica nota come iperossia. Tuttavia, i livelli alti di ossigeno nel sangue generalmente non sono legati a situazioni patologiche rilevanti e, per questa ragione, non vengono attenzionati in modo significativo dal punto di vista clinico.

Le Cause della Saturazione Alta

L'iperossia, ovvero l’alta ossigenazione nel sangue, si verifica la maggior parte delle volte in due situazioni:

  1. Ossigenoterapia: L’uso eccessivo di ossigeno supplementare in pazienti con malattie polmonari croniche, in assenza di una stretta sorveglianza da parte del medico, può portare ad avere livelli di ossigeno nel sangue troppo alti.

  2. Atmosfera iperbarica: Le immersioni subacquee con bombole di ossigeno possono anche provocare una condizione chiamata tossicità da ossigeno, dovuta alle condizioni iperbariche create dall’alta pressione a cui è sottoposto il corpo.

Le Conseguenze della Saturazione Alta

Livelli troppo alti di saturazione dell’ossigeno possono sembrare innocui, ma in realtà possono avere effetti negativi. Ecco alcune delle principali conseguenze:

  • Danni ai polmoni, infiammazione e problemi respiratori

  • Alterazioni al sistema nervoso centrale con nausea, mal di testa e vertigini

  • Stress ossidativo collegato al rischio di malattie oncologiche e cardiovascolari

  • Acidosi respiratoria, ovvero alterazione dell’equilibrio acido-base del corpo

Come Mantenere Livelli Normali di Saturazione?

Mantenere livelli normali di ossigeno nel sangue è essenziale per una buona salute e per prevenire complicazioni a lungo termine. Ecco alcuni consigli pratici per mantenere la saturazione in parametri ottimali:

  1. Ambiente: Evitate di fumare, limitate l’esposizione ad ambienti inquinati e sostanze irritanti, e praticate esercizi di respirazione come il respiro diaframmatico per migliorare la capacità polmonare e l’efficienza dell'assorbimento di ossigeno.

  2. Esercizio Fisico: Corsa, nuoto e ciclismo sono attività aerobiche che migliorano la capacità del cuore di pompare sangue ossigenato e aumentano l’efficienza dei polmoni nell'assorbire ossigeno.

  3. Monitoraggio Continuo: Se soffrite di patologie respiratorie o cardiache che possono influenzare la saturazione di ossigeno, usate un misuratore di ossigeno nel sangue a casa ed effettuate visite mediche da specialisti, soprattutto se avete fattori di rischio come ipossiemia o ipossia. Se vi trovate ad altitudini elevate, come in montagna, procedete gradualmente ad acclimatarvi. Vista la ridotta disponibilità di ossigeno a quote elevate, il corpo necessita di tempo per adattarsi alla diminuzione della pressione dell'aria e per fronteggiare lo stress.

Quando Consultare un Medico?

Anche se molte volte è possibile monitorare la saturazione dell'ossigeno nel sangue in autonomia, ci sono situazioni in cui è fondamentale consultare rapidamente un medico per ricevere assistenza. Ecco i segnali d’allarme da considerare:

  • Saturazione dell’ossigeno uguale o inferiore al 90%

  • Sintomi persistenti di ipossia come difficoltà respiratorie, confusione o cianosi

  • Utilizzo eccessivo o prolungato di ossigenoterapia

  • Patologie mediche preesistenti a livello cardiovascolare e polmonare

Monitoraggio della Saturazione a Casa

Monitorare regolarmente la saturazione di ossigeno nel sangue è il primo passo per mantenere il benessere respiratorio e prevenire complicazioni. Potete recarvi dal vostro medico di fiducia oppure controllare i livelli di ossigeno comodamente a casa con un semplice pulsossimetro. Al giorno d’oggi esistono diversi strumenti maneggevoli, utili e facili da usare per effettuare un controllo base in tempi rapidi come i misuratori di pressione, gli ECG portatili, i monitor della frequenza cardiaca e i pulsossimetri.

Aziende come OMRON offrono una vasta gamma di dispositivi di monitoraggio cardiaco domestico, tra cui i pulsossimetri, per monitorare velocemente i livelli di ossigeno nel sangue, salvare i dati, incluse eventuali alterazioni dei livelli, e condividere le informazioni con il proprio medico, permettendo una gestione efficiente della salute polmonare e cardiovascolare.

Raccomandiamo di consultare un medico o uno specialista prima di svolgere qualsiasi programma di esercizi o utilizzare strumenti di monitoraggio, specialmente in presenza di condizioni mediche preesistenti, per acquisire guide personalizzate in base allo stato di salute attuale e alle specifiche esigenze individuali.

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